Camelia Japonica

La pianta della camelia produce fiori stupendi che danno il benvenuto alla primavera

La Rosa dell’Oriente

Sulle orme del mio avo Angelo Borrini, ho iniziato ad effettuare delle ibridazioni artificiali sulle camelie, che hanno portato nel tempo a ottenere oltre 150 ibridi nuovi, 100 dei quali sono iscritti nell’International Camelia Register. 

La camelia Japonica è un’acidofila, quindi predilige il terreno acido. È una pianta da mezza ombra ed una pianta ornamentale per eccellenza. La cosa strana è che abbiamo conosciuto la camelia in Europa grazie a un tentativo di frode. Infatti gli inglesi avevano chiesto originariamente ai cinesi i semi delle piante del tè, e  invece questi gli inviarono i semi della Japonica; solo dopo qualche anno si resero conto che comunque potevano essere utilizzate come splendide piante ornamentali. 

La pianta della camelia ha una grandissima variabilità genetica, che la rende idonea all’ottenimento di fiori sia nelle forme, sia nei colori più svariati. Il mondo del collezionismo ha indirizzato alcune ibridazioni volte ad ottenere colorazioni particolari come il violetto - oggi definite come il gruppo delle camelie blu, le più pregiate sin dal 1840 circa. 

La pianta della camelia si può coltivare sia in vaso sia in terra. Bisogna stare attenti al tipo di terriccio usato che deve essere ricco di sostanza organica (per esempio, torba e perlite). La cosa importante è osservare bene il drenaggio, perché teme i ristagni di acqua a livello radicale. Nel caso che venga messa nella terra, il terreno sul fondo non deve essere argilloso; nel caso della piantagione in vaso occorre mettere dentro dentro dei sassi che favoriscono il drenaggio. 

La radice della camelia è superficiale quindi non va interrata troppo - “Il colletto deve sentir campana” cosí dicevano i giardinieri dell’800 per ricordarsi questo principio; la fioritura ai nostri climi avviene da febbraio ad aprile. 

La galleria dei fiori di camelia

dell’Antica Chiusa Borrini